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Pompe KSB per la vasca di prima pioggia e l'impianto idrovoro a Mestre (VE)

Pompe KSB per la vasca di prima pioggia e l'impianto idrovoro a Mestre (VE)

La vasca di prima pioggia e l’impianto idrovoro di via Torino, a Mestre, progettati, realizzati e gestiti da Veritas, rappresentano un’opera di primaria importanza per la sicurezza idraulica del territorio, la salvaguardia dell’ambiente e la protezione della città dal rischio di allagamenti in caso di forti eventi meteorici. 

Il sistema di drenaggio della terraferma del Comune di Venezia confluisce in fognatura formando un’unica rete di condotte di tipo misto che recapita le acque bianche e nere negli impianti di depurazione. In caso di piogge molto intense, una parte di queste acque viene scaricata a sfioro, nei canali di bonifica dei Consorzi durante il suo percorso. Le restanti acque, in salvaguardia dell’ambiente, dovranno invece raggiungere gli impianti di depurazione di Fusina e Campalto per il loro trattamento. Lo scopo della vasca volano e dell’impianto idrovoro di via Torino è quello di amministrare il carico pluviale di un bacino sotteso con un’estensione di 140 ettari, delimitato a nord dal canal Salso, a est da via Cappuccina e a sud dalla ferrovia, in arrivo attraverso un grande collettore realizzato sotto la sede stradale di via Torino.

La soluzione

Il nuovo impianto è costituito da una vasca di prima pioggia con un diametro di 35 metri e 13 metri di profondità utile che in caso di forti perturbazioni, con carico pluviale superiore a quanto recepibile dalla rete fognaria, è in grado di contenere fino a 12.500 metri cubi di acqua (12 milioni e mezzo di litri) a tutela dell’uomo e dell’ambiente. Durante le piogge intense infatti, il primo carico pluviale risulta essere il più inquinato, contenente lo tutto lo sporco accumulato e dilavato dalle strade e dagli stessi collettori fognari. La salvaguardia del territorio impone quindi la completa gestione delle “prime piogge”, stoccandole e depurandole, limitando il loro rilascio diretto nell’ambiente.

La porta di acqua in eccesso a quanto gestibile dalla rete fognaria e dai depuratori, sarà così accumulata momentaneamente nella vasca di prima pioggia per poi essere inviata successivamente al trattamento nel depuratore di Campalto, appena ristabilita una condizione di normalità funzionale delle reti. L’impianto di rilancio, costituito da 2 pompe sommergibili KSB Amarex KRTK, è congeniato per dosare le acque da depurare all’interno della rete fognaria una volta finito l’evento meteorico, bonificando e portando a secco la vasca ad ogni ciclo, sopportando alti carichi di solidi grossolani, senza intasamenti. In caso di fenomeni piovosi particolarmente intensi e prolungati, un ulteriore compito è richiesto all’impianto: tutelare il conglomerato urbano da possibili danni e allagamenti.

Ecco quindi che, una volta riempita l’intera vasca, le acque di seconda pioggia in eccesso, ormai prive di contenuti inquinanti di particolare rilevanza, verranno sollevate e convogliate da una batteria di 4 pompe idrovore sommergibili intubate KSB Amacan, capaci di gestire portate di picco di 10.000 litri al secondo, facendole confluire nel canal Salso e poi verso il mare. La particolare robustezza e struttura delle pompe, con idrauliche monolitiche ad elica costituite in fusione di acciaio duplex minimizzerà gli eventi manutentivi programmatici, mantenendo le pompe sempre disponibili a scatenare la loro forza dirompente al bisogno.

Un ulteriore funzione fondamentale è eseguita invece da altre 3 pompe Amarex KRTK e 2 miscelatori sommergibili ad altissima efficienza KSB Amaprop. Essi infatti agevoleranno la pulizia della vasca volano durante tutti i cicli di svuotamento, minimizzando la possibilità di sedimentazione di reflui ed abbattendo significativamente le sostanze inquinanti in deposito su di essa, evitando così la formazione di cattivi odori a tutela del benessere ambientale e urbano. A garanzia del buon funzionamento d’impianto, anche le pompe Amarex KRT sono state disposte di idrauliche realizzate in fusione di acciaio duplex, mentre le eliche dei miscelatori Amaprop sono realizzate in resina epossidica caricata in fibra di vetro (con la stessa consistenza e resistenza degli scafi delle imbarcazioni marittime), un gruppo elettrogeno dalla potenza di 1.750 kVA sarà inoltre in grado di sopperire completamente ad un’eventuale interruzione dell’erogazione di energia elettrica in caso di emergenza.

Per finire, l’intero impianto è stato armonizzato con l’ambiente, realizzando il tutto in modalità sotterranea, ricoperto da un’area verde e con opere di contorno finalizzate ad accrescere il decoro urbano e la fruibilità del territorio circostante.

Dati

Luogo: Mestre (VE)

Data fornitura: Gennaio 2021

Messa in funzione: Settembre 2022