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Recupero della nave “Costa Concordia” all’isola del Giglio

328 valvole a farfalla pneumatiche hanno consentito il galleggiamento della nave di 114 mila tonnellate

La fornitura

KSB ha fornito 328 valvole per far funzionare il sistema ideato da Titan Salvage e Micoperi per rialzare dal fondale marino la Costa Concordia, la nave da crociera naufragata il 13 gennaio 2012 al largo dell'Isola del Giglio (Grosseto).

Un'operazione, quella denominata tecnicamente parbuckling, mai tentata prima  su un relitto di così elevate dimensioni (114 mila tonnellate, 290 metri di lunghezza, 35 di larghezza e 57 di altezza) durante la quale le valvole hanno giocato un ruolo primario.

Sui lati dei 30 cassoni, che hanno fatto da galleggianti alla nave, sono state installate le valvole che azionandosi determinano il livello di galleggiamento dello scafo. Sono tutte valvole a farfalla pneumatiche in esecuzione speciale testate in Italia per verificare la funzionalità a 40 metri sotto il livello del mare.

Data la complessa operazione, le valvole sono state dotate di un sistema di sicurezza che fa sì che in condizioni di emergenza, per mancanza di alimentazione elettropneumatica, è in grado di garantire una funzione di sicurezza effettuando una manovra prestabilita; tutte le valvole sono azionabili da remoto, e in caso di necessità, anche se con l’intervento dei sub è comunque possibile azionarle manualmente. Una fornitura completa e complessa con un totale di 328 valvole, di cui 120 pezzi per la pressurizzazione del serbatoio, 60 per la ventilazione, 2 per il sistema aria compressa, 120 sommergibili a 30 metri di profondità e 26 sommergibili a 40 metri di profondità e contenute in “Cassoni Blister”.

Dati

Luogo: Isola del Giglio (Grosseto)

Messa in funzione: Le valvole sono state montate sui lati dei trenta cassoni posti sui lati della nave e sono state necessarie per l’operazione di rotazione (parbuckling) del relitto (anno 2013) e hanno consentito il galleggiamento fino al porto di Genova il 30 giugno 2014.