Il nuovo centro di eccellenza in chirurgia pediatrica di EMERGENCY in Uganda.
KSB Italia ha partecipato al progetto di EMERGENCY donando i sistemi per la linea antincendio, sistemi di pressurizzazione per la rete di acqua domestica e pompe per la circolazione di acqua calda e fognaria.
La fornitura: 24 pompe Etaline, 2 pompe Sewabloc, 2 circolatori Calio, 1 sistema SurpressTec, 1 sistema SurpressFire.
Una struttura di eccellenza
Nel febbraio 2017 sono iniziati i lavori per la realizzazione del centro di eccellenza in chirurgia pediatrica a Entebbe, in Uganda. Il progetto è stato sviluppato da Renzo Piano e dal suo Studio RPBW, in collaborazione con lo Studio TAMassociati e l’Ufficio Tecnico di EMERGENCY.
Questo ospedale, che sorge a Entebbe su un terreno di 120 mila metri quadrati, donato dal Governo dell’Uganda, costituirà un modello per l’intera Africa dal punto di vista sanitario, in quanto sarà in grado di fornire assistenza altamente qualificata e gratuita per i bambini provenienti dall’Uganda e da tutta l’Africa, applicando i più alti standard internazionali per la chirurgia pediatrica e agendo da polo di formazione per il personale sanitario locale. L’ospedale di Entebbe è la seconda struttura dell’ANME (African Network of Medical Excellence), la “Rete sanitaria d’eccellenza in Africa” creata nel 2010 e che coinvolge 11 Paesi nella costruzione di centri medici di eccellenza con l’obbiettivo di rafforzare i sistemi sanitari nel continente, creando una strategia comune di risposta ai problemi sanitari dell’area. Il centro di eccellenza in chirurgia pediatrica mette in pratica il modello di sanità basato sui principi di Eguaglianza, Qualità e Responsabilità Sociale (EQS).
L’ospedale è costituito da un edificio principale che si sviluppa su due livelli, per un totale di 9.000 mq e una capienza fino a 72 posti letto. I principali elementi della struttura ospedaliera sono: 3 sale operatorie, 1 sala di sterilizzazione, terapia intensiva (6 letti), terapia sub intensiva (16 letti), corsia di degenza (50 letti), 1 reparto emergenza, 6 ambulatori, radiologia, laboratorio e banca del sangue, TAC, farmacia, amministrazione, servizi ausiliari, foresteria per i pazienti stranieri. Le attività ambulatoriali e di pronto soccorso garantiscono sia un corretto triage dei pazienti sia un continuo follow up post operatorio; i criteri di ammissione all’ospedale sono individuati in accordo con le autorità locali. Circondato da un ampio giardino alberato, vuole essere anche un centro di formazione per giovani dottori e infermieri provenienti dall’Uganda e dai Paesi circostanti. La costruzione è realizzata in terra pisé, una tecnica di costruzione tradizionale che utilizza la terra cruda garantendo un’inerzia termica che mantiene costanti la temperatura e l’umidità nell’edificio. Inoltre, il progetto riserva un’attenzione particolare agli aspetti ambientali: il centro è dotato di circa 2.600 pannelli solari fotovoltaici in copertura che soddisfaranno parte del fabbisogno energetico della struttura, minimizzando i costi.
Inizio attività
Iniziati a febbraio 2017, i lavori per la costruzione dell'ospedale sono terminati alla fine del 2019, puntando ad avviare le attività sanitarie nei primi mesi del 2020. A causa della pandemia di Covid-19 e delle conseguenti misure restrittive messe in atto da diversi Paesi, tra cui l’Italia e l’Uganda, l’avvio delle attività – previsto per aprile 2020 – è stato rimandato. Parte del personale internazionale che era già arrivato in Uganda per la fase di avvio del progetto è stato riassegnato in Italia, per sostenere la risposta di EMERGENCY alla crisi Covid-19. Nel corso dell’estate si sono completati gli allestimenti, gli arredi e le ultime finiture. Alla luce dei recenti sviluppi dell’emergenza Covid-19 si sta valutando l’ipotesi di inizio attività per il 2021.
"Quando Gino Strada, fondatore di EMERGENCY, mi ha chiesto di partecipare a questa nuova sfida di EMERGENCY non ci ho pensato due volte, ho detto immediatamente sì! Questo ospedale sarà un modello di eccellenza medica, sostenibilità ambientale, indipendenza energetica e armoniosa distribuzione dello spazio. Vogliamo utilizzare le risorse della terra, l'acqua e il sole, i migliori traguardi della modernità, quelli veri. L'ospedale sarà edificato sulle rive del Lago Victoria, circondato da natura e alberi. La vegetazione sarà l'orizzonte dei piccoli ospiti, gli alberi come metafora del processo di guarigione". Renzo Piano, in occasione della posa della prima pietra il 17 febbraio 2017.